Tonnara del Secco è uno dei simboli di San Vito lo Capo, custode di tante storie, sorge a circa 3 km dal paese, in un contesto naturalistico davvero unico.
Tonnara del Secco a San Vito lo Capo, è uno degli angoli più affascinanti della provincia di Trapani, in passato tempio dedito alla pesca del tonno.
L’antico stabilimento sorge in zona del Secco, così denominata per via dei bassi fondali, prospiciente il Golfo del Firriato, a pochi km dall’ingresso nord della Riserva dello Zingaro.
La mattanza del tonno era un rito fin dal XV secolo e le prime note certe, rimandano a re Ferdinando, fautore dell’inizio dell’attività.
In parallelo alle altre Tonnare presenti nel territorio, le reti venivano calate a partire dalla primavera, momento di passaggio e riproduzione di questi grossi pesci.
Il periodo di massima pesca, cadeva durante il mese di giugno, mentre i mesi invernali, erano propedeutici e di preparazione.
I tonni erano soliti transitare lungo questo tratto di costa, che li separa con Golfo di Castellammare, ove è presente la Tonnara di Scopello.
Intorno ai ruderi ed i casolari abbandonati, che circoscrivono e cingono la Tonnara del Secco, ancora oggi si trovano resti di preziosi strumenti per la lavorazione del pescato, risalenti al IV a.c.
Il tonno non veniva soltanto pescato, ma anche lavorato all’interno dei stabilimenti.
L’attività è cessata nel 1969 con la morte dei proprietari Playa e Foderà, successivamente la proprietà venne acquisita dalla Valtur, con lo scopo di trasformare il sito, in una struttura turistica.
I forti vincoli paesaggistici sottoposti all’area, hanno impedito questo progetto e dopo il fallimento ed il dissesto della società, la Tonnara del Secco vive da decenni in uno stato di profonda incuria e desolazione, i cui libri contabili sono in mano a tribunali.
Recentemente su iniziativa del “Comitato Salviamo la Tonnara di San Vito Lo Capo“, sta cercando d’inserire il complesso nel censimento dei “I luoghi del cuore” e con il contributo del FAI ( Fondo Ambiente Italiano ), sperare in un risanamento, grazie ad un finanziamento dell’opera.
L’amministrazione del comune, ha da tempo intrapreso un progetto di qualifica della tonnara, con la speranza di riportare a vita uno spaccato di storia siciliana.
A prescindere delle benevoli iniziative, oggi la Tonnara di San Vito lo Capo, rimane una location dove potersi immergere ed ammirare i promontori dello Zingaro.
L’accesso è chiaramente totalmente libero e di facile passaggio a piedi.
Non troverai lidi, servizi o la sabbia della spiaggia, è un luogo lontano dal turismo di massa, privilegiato da un target più riservato e raccolto.
L’area è caratterizzata da un ampio lastricato di cemento che scivola fino a mare, un tempo varco d’ingresso delle barche.
E’ semplice poter stendere un telo e godere del silenzio.
I fondali ed i colori intorno, si presentano scuri, blu intenso, quasi ad amplificare quell’aria di mistero e fascino che aleggia ancora oggi.
Sono esclusivamente scogli, inizialmente con profondità piuttosto ridotte.
La Tonnara del Secco , al mattino presto, è anche punto di passaggio di delfini, che da lontano, con il loro incedere, sembrano salutare i volti sorpresi dei visitatori.
Più volte è stata set cinematografica, tra le produzioni “Cefalonia” o “Il Commissario Montalbano“.
Come raggiungerci
Percorrere la statale 187, successivamente uscita per San Vito lo Capo e poi indicazione per la Tonnara in via del Secco
Per maggiori informazioni – info@baglioridisicilia.com o 340.3046334 o segui la pagina Facebook di Bagliori di Sicilia.