Teatro dei Pupi di Palermo. Palermo è arte, cultura, natura ma soprattutto tradizioni. Elementi che con fatica si tramandano per non disperdersi nella frenesia dei tempi moderni.
Storie che parlano di un’arte antica che affascina grandi e piccini. Un immaginario che ancora oggi lascia a bocca aperta gli spettatori.
Stiamo parlando dei Pupi siciliani, simbolo nel mondo di Palermo e di sicilianità.
Tanti sono i viaggiatori che arrivano in città e desiderano scoprire le origini delle rappresentazioni. Senza dimenticare i passaggi legati alla loro realizzazione o assistere ad uno spettacolo di Pupi. Tutto questo è ancora possibile!
Teatro dei Pupi di Palermo: riconosciuto dall’Unesco patrimonio orale e immateriale dell’umanità
Il cognome Cuticchio a Palermo è sinonimo di Teatro dei Pupi. Il laboratorio teatrale della storica famiglia, si trova nel cuore del centro storico nei pressi del Teatro Massimo.
La nostra terra, costellata d’eccellenze architettoniche, artistiche e gastronomiche, vanta anche un primato nel campo dell’arte “immateriale”. L’attività è stata riconosciuta dall’Unesco come “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità“.
I Cuticchio, eredi del cantastorie ed attore Mimmo Cuticchio, hanno “salvato” e tramandato l’arte del “cunto” orale del teatro dei Pupi.
E’ uno spazio attivo in via Bara all’Olivella, un luogo ricco di tradizione e magia, meta di visitatori.
Al suo interno si può scoprire la collezione: si tratta di un patrimonio completo a partire dalla prima metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri. La famiglia Cuticchio gestisce il teatro, il laboratorio e la scuola di pupi, tutti e tre aperti al pubblico.
Un po’ di storia
Le origini del Teatro dei Pupi risale a metà Ottocento quando venivano messe in scena, per mezzo dei burattini, storie di banditi, santi, drammi shakespeariani e soprattutto le vicende dei paladini di Francia.
Le gesta dei paladini ed il ciclo carolingio sono tutt’oggi tra le tematiche trattate nei canovacci usati dai maestri. Erano spettacoli per le classi meno abbienti, un avvenimento molto atteso. Storie frammentate in piccoli eventi, che si svolgevano in più serate, avvolti da momenti suspance e culminavano con una scena di battaglia.
Uno spettacolo semplice ma che lascia sempre a bocca aperta per la maestrìa dei pupari, capaci di creare “effetti speciali”: i pupi perdono la testa o si dividono in due per poi ritornare magicamente interi nello spettacolo successivo.
I primi Pupi vennero costruiti a mano dagli stessi pupari che ne realizzarono modelli, armature, elmi, spade e corazze. Per la composizione sono necessari diversi giorni di lavorazione. Vengono mossi dal puparo che tiene e muove le fila al centro della scena.
Le nostre proprietà sorgono a meno di un’ora di strada da Palermo. Le location da tenere in agenda sono Scopello e Castellammare del Golfo, al centro di tanti itinerari, vicine a numerose bellezze paesaggistiche.
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