Le vecchie mulattiere siciliane al centro di un reportage che ha vinto il primo premio ai Sony World Photography Awards, nella categoria Natural World & Wildlife: si intitola Deep Land ed è firmato dalla fotografa Roselena Ramistella, classe 1982, originaria di Gela.
Deep Land: la Sicilia di una volta che esiste ancora
Ha catturato tutto il fascino di un’isola che non c’è, ma che in realtà esiste ancora: percorrendo a dorso di mulo le vecchie mulattiere, Ramistella ha documentato i sentieri che un tempo collegavano i paesini dell’entroterra con le città, percorsi rigorosamente con animali da soma.
Il suo viaggio, cominciato a maggio di due anni fa, ha preso il via sui monti Nebrodi. Attraversando poi le Madonie e i Peloritani, questo itinerario l’ha portata fino ai monti Sicani.
La nuova vita delle campagne siciliane, con il ritorno ai campi di tanti giovani
In questi paesaggi in cui il tempo sembra essersi fermato, Ramistella ha documentato un’interessante novità per le campagne siciliane. Molti giovani, infatti, a causa della crisi economica hanno scelto di tornare a coltivare la terra, magari con specialità antiche siciliane, allevare gli animali e dedicarsi a una vita a contatto con la natura. Compaiono anche loro nei ritratti della fotografa siciliana, ed è emozionante scoprire un mondo per molti niente affatto noto.
Deep Land, il progetto fotografico con cui ha vinto l’ambito premio targato Sony è composto da due parti: da un lato «la ricerca di comunità locali che ancora vivono in zone remote», ha raccontato la fotografa, e dall’altro «la creazione di una mappa che documenti i resti della vecchia mulattiera».
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