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Quando in Sicilia sai troppo: è la fredda cronaca dell’incorreggibile Salvo Tozzo, impersonato da quel burlone di Sergio Friscia. Stravaganti storie narrate lungo i quartieri centrali del capoluogo, un momento di satira locale da ricordare, che sottolinea la puntuale professionalità di un giornalista da strada.
Quando in Sicilia sai troppo di Sergio Friscia, alias Salvo Tozzo
Sullo sfondo e teatro della location, è il tribunale di Palermo, spesso inquadrato durante importanti inchieste di mafia. A dettar i ritmi della conversazione, in collegamento video, il disarmante pessimismo di Salvo Tozzo.
E’ una caricatura del più famoso Salvo Sottile, volto televisivo delle reti Mediaset. Un uomo dal marcato accento e dai tipici tratti meridionali, caratterizzato da un atteggiamento tenebroso. La sola presenza sembra anticipare l’ennesima notizia negativa.
Al centro della discussione, in maniera velata, è un atteggiamento sciorinato sottovoce tra i vicoli della città. “Fatti i fatti tuoi e vivrai cent’anni“. A riprendere ironicamente una filosofia del vivere siciliano, è la comicità di uno degli artisti più affermati.
Allora un quasi esordiente Sergio Friscia, coadiuvato da Vittorio Cassarà e Marcello Mordino, si affacciava tra gli schermi delle tv locali, tra mezzi un pò improvvisati e copioni inventati sul momento.
Programmi che negli anni vennero definiti trash, ahimè caduti nell’oblio, a favore di un intrattenimento legato ai reality. Piccoli sketch in grado di farti sorridere e riflettere, in una terra alla disperata ricerca di un bagliore di luce.
Un percorso dialettico acceso da sguardi ed esternazioni grottesche, al limite con la realtà. Modi di dire o doppi sensi sussurrati delicatamente, che facevano sottintendere azioni o pensieri diametralmente opposti.
Ecco cosa potrebbe succedere quando in Sicilia sai troppo. In questo caso, non in riferimento diretto ad una linea omertosa, ma semplicemente a scuola!
Ad amplificare una storia surreale, lo scetticismo catastrofico di un modo di fare cronaca, spesso legato ai soli aspetti negativi dell’isola. Nulla a che vedere con gli artifici letterari del pessimismo cosmico leopardiano.
Salvo Tozzo riusciva a guardare oltre. Il “Domani per qualcuno il sole non sorgerà” era un monito, un avviso portato all’estremo. Un sentimento che sottolineava il desiderio di rivincita di una regione dimenticata dalle istituzioni.
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Dopo due decenni, molte cose sono cambiate, altre ancora non sono pervenute. Oggi l’isola si mostra agli occhi di curiosi visitatori, grazie alle tante bellezze paesaggistiche ed i tesori artistici.
Una terra baciata dal sole e da una frastagliata costa, con spiagge, baie ed insenature a picco sul mare.
Una terra proclamata nel 2018 Capitale Nazionale della Cultura. Ecco, a distanza di tanto tempo, il vero significato di “Quando in Sicilia sai troppo“!
Almeno una promessa possiamo fartela, se deciderai di visitare la Sicilia, non ti prenderemo di striscio! Sarai il protagonista di un meraviglioso viaggio, un tour tra le vie del territorio.
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