Esiste un modo di viaggiare basato sulla consapevolezza, sulla percezione, sulla conoscenza.
Non a caso, sempre più spesso, sentiamo parlare di turismo sostenibile, un concetto che si lega all’ambizione di restituire un senso al viaggio, un viaggio inteso come scoperta, stupore, incontro.
Un percorso che prevede uno scambio con l’ambiente, un cammino inteso come dimenticanza di un qualcosa di eternamente noto.
Irrompe il desiderio di sfuggire da una condizione di misterioso oblio, di rifugiarsi lontano, alla ricerca di un’impronta, di un sentiero, di un bagliore di luce.
Emerge l’esigenza di un coinvolgimento emotivo, di un processo d’arricchimento interiore, di un contatto con una nuova realtà, offrendo in cambio, un po’ di se stessi.
Lo stupore, l’emozione, esorta il viaggiatore ad intraprende un percorso introspettivo, a porsi delle domande, a specchiarsi .
Nasce un linguaggio fatto di sguardi, gesti, suoni ed ogni paesaggio, assume una diversa connotazione.
Esiste allora uno stile diverso di viaggiare e confrontarsi; è proprio a quanti sono in cerca di simili orizzonti, a cui questa organizzazione è ispirata.
Affiora il bisogno di raccogliere una forte eredità e celebrare, una terra ricca di storie e contenuti, di variopinti paesaggi, una terra che ha subito il fascino di tante dominazioni e che si mostra, nella sua più intima essenza.
Un piccolo gruppo di privati offrono le proprie abitazioni a favore di un turismo sostenibile e “Bagliori di Sicilia“ nasce con l’obiettivo di promuovere alcune località della provincia di Trapani, quali Scopello, San Vito lo Capo e Castellammare del Golfo.
Lo scopo è di presentare ed offrire agli occhi del visitatore, un variegato itinerario che possa incuriosirlo ed orientarlo.