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Aeroporto di Trapani, turisti cercasi. Tanto che la Regione ha stanziato 12 milioni e 500 mila euro fino al 2019 per i Comuni che rientrano, oltre che nello scalo trapanese di Birgi, anche in quello ragusano di Comiso. L’obiettivo è favorire l’incremento delle presenze turistiche con l’avvio di nuovi collegamenti negli aeroporti di Trapani e Ragusa.
Il provvedimento della Regione siciliana mira a rimettere in pista i due scali, soprattutto Birgi. Quest’ultimo, infatti, dopo l’abbandono di Ryanair ha visto un drastico calo delle presenze turistiche nel 2018. Grazie all’intervento della Regione, però, l’aeroporto di Trapani potrà sperare di trovare un vettore che possa garantire un congruo flusso di viaggiatori.
Aeroporto di Trapani, bando varato dall’Airgest
Dopo l’impegno di spesa, adesso andrà pubblicato un bando alla ricerca di un vettore aereo che possa garantire l’operatività dello scalo. A Trapani sarà l’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto, a varare il bando. I fondi invece saranno gestiti dal Libero Consorzio Comunale di Trapani. Nel Ragusano il Comune di Comiso pubblicherà il bando e gestirà i fondi.
Ryanair via da Birgi, ritorno (forse) nell’estate 2019
Rynair nel marzo scorso ha annunciato che Trapani Birgi non tornerà ad essere l’estate 2018 una base operativa della compagnia low cost irlandese. Questo a causa dell’annullamento del bando di gara per la promozione delle rotte.
Ecco il testo del comunicato stampa della compagnia diffuso allora sul sito internet del vettore aereo: «Ryanair ha confermato che la sua ex base a Trapani (che è stata chiusa a ottobre 2017) non sarà riaperta quest’estate a seguito della decisione dell’aeroporto di Trapani di annullare il bando di gara per la promozione delle rotte. I tre aeromobili basati a Trapani la scorsa estate saranno ricollocati in altre destinazioni del network di Ryanair e, purtroppo, questo si tradurrà con la perdita di 18 rotte, circa 1,1 milioni di passeggeri all’anno e 820 posti di lavoro in loco».
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