Origine nome Isola delle Femmine. La località è un piccolo comune di circa 7.000 abitanti appartenente alla provincia di Palermo. Il borgo marinaro sorge a pochi km dal capoluogo siciliano ed il suo nome, richiama l’omonimo isolotto, che si protrae a breve distanza dalla costa. E’ un meraviglioso paesaggio naturale, caratterizzato dall’alternare di luci ed ombre.
Origine nome Isola delle Femmine: miti e leggende di un isolotto a pochi km da Palermo, un luogo che incanta
Il paese si sviluppa alle porte della città di Palermo e confina con Capaci, località conosciuta alla cronache, per via delle stragi del 1992.
Sbarcando all’aeroporto Falcone&Borsellino e volgendo lo sguardo verso l’orizzonte, si ammira Isola delle Femmine, una meravigliosa oasi di formazione rocciosa.
E’ un luogo dal fascino mitologico, accarezzato da bellissimi tramonti e splendide vedute. Uno spazio raccolto, un tesoro a cielo aperto della Sicilia. Avvolto da scroscianti silenzi, in solitaria lontananza, sembra assistere al transito terrestre ed ascoltare i dialoghi della gente locale.
Quale è l’origine nome Isola delle Femmine? La storia è celata tra miti e leggende, al punto d’amplificare la sua reale essenza.
Tre sono i racconti che hanno provato ad individuare una chiave di lettura e spiegare il prestigio di questo ristretto lembo di terra.
Una prima interpretazione focalizza l’attenzione sull’antica Torre, che si erge nel punto più alto del territorio. Un tempo eremo facente parte di un sistema d’avvistamento costiero, edificata dall’ing. Camilliani, un vero esperto in campo militare, fautore di molte altre simili costruzioni.
Oggi è un rudere in completo stato d’abbandono e soggetto ad un processo di continua erosione. In passato si pensò che al suo interno furono segregate delle donne, al punto da ritenerlo un carcere femminile dove scontare delle pene. Da qui il collegamento con l’attuale nome.
Una seconda tesi, ipotizza che ben tredici donne turche furono lasciate in balia al loro destino su una barca senza nocchiere. Fu compito del mare punirle per i reati commessi.
Dopo giorni di lotta contro le correnti, le giovani fanciulle approdarono su un isolotto, dove vissero per alcuni anni. A seguito delle ricerche dei familiari e della relativa ricongiunzione, l’intero gruppo decise di vivere sulla terra ferma, definendo quel tratto di costa Capaci, ovvero “qui la pace“. Il piccolo atollo custode delle naufraghe, fu battezzato Isola delle Femmine.
Un’ultima versione, fa riferimento ad un amore inseguito e non corrisposto al Conte di Capaci. Per rivalsa, l’aristocratico condannò la tanto desiderata musa ad una vita di solitudine sull’isolotto, lontano dallo sguardo di altri uomini. In preda allo sconforto, una notte la giovane si suicidò lanciandosi tra gli scogli. Da allora quando sfila un vento di maestrale, la leggenda narra che in lontananza si odono le sue grida di dolore.
La versione più credibile
L’origine nome Isola delle Femmine è frutto di un processo d’italianizzazione che ha visto traslare dal latino e dal dialetto, la vera nomea del luogo, “Insula Fimi“. Il significato era “Isola di Eufemio“, in onore a un generale messinese, successivamente divenuto governatore bizantino della regione.
In tempi moderni l’isola è divenuta una riserva naturale, un luogo da preservare gelosamente, un vanto per l’intera provincia. La costa invece è caratterizzata da una lunga spiaggia di sabbia, con lidi e spazi attrezzati.
Recentemente l’Isola delle Femmine ha fatto parlare di se, a seguito di un annuncio immobiliare pubblicato dell’agenzia Romolini di Arezzo. La società ha rivendicato la vendita dell’intera superficie per conto degli eredi, per una somma pari a tre milioni e mezzo di euro. Peccato che sull’isola vigono numerosi vincoli paesaggistici, da precludere ogni possibile recupero o sfruttamento edilizio.
Tutte le nostre proprietà sorgono a pochi minuti dall’isolotto e dall’aeroporto Falcone&Borsellino.
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